venerdì 16 marzo 2007

Come nasce Quarto Potere


Siamo un gruppo di giornalisti democratici, alcuni di noi provengono da precedenti esperienze sindacali. Molti sono impegnati nei Comitati di redazione (Cdr).

Nel dicembre 1999 a Milano abbiamo costituito il movimento “Quarto Potere”: le tematiche proposte erano inizialmente l’orgoglio della professione giornalistica, di cui vogliamo riappropriarci; la qualità dell'informazione, che vogliamo difendere; il potere (anche economico) nelle redazioni, che vogliamo riconquistare, tentando di ‘governare’ la flessibilità imposta dagli editori.
Nel 2001, sull'onda della contestazione a un rinnovo del contratto nazionale che sviliva il ruolo dei giornalisti, abbiamo deciso di trasformarci in una componente sindacale e di unire le nostre forze con quelle di altri movimenti (in particolare a Milano e Roma) impegnati a organizzare la riscossa, puntando a costruire una nuova Fnsi e a migliorare l’efficienza di tutti gli organismi di categoria (Ordine, Inpgi, ecc).
Dal 2004 “Quarto Potere” fa parte della maggioranza dell’Associazione lombarda dei giornalisti, la più importante d’Italia come numero d’iscritti e rappresentatività.

Vogliamo essere un nuovo soggetto sindacale che ponga al centro della sua azione il lavoro dei giornalisti. Dobbiamo riappropriarci del nostro ruolo di testimoni indipendenti e liberi, di protagonisti della trasformazione verso una democrazia compiuta, consapevoli del nostro ruolo di cittadini europei attenti e critici. L'informazione non è una merce qualsiasi, ma un bene indispensabile per la democrazia. Occorre ridare all'informazione italiana quella funzione critica e di stimolo che negli ultimi anni è venuta spesso a mancare.

Vogliamo riappropriarci del Quarto Potere, combattere chi vuole trasformare il giornalista in un semplice impiegato. Contrastiamo l'invadenza del marketing, della pubblicità palese e occulta, della politica nel nostro lavoro. Vogliamo anche coinvolgere nel nostro progetto i giornalisti impegnati in uffici stampa, agenzie di pr, comunicazione istituzionale e d’impresa: la deontologia della professione non va dimenticata da chi sceglie, senza commistioni, i vari settori della comunicazione.

Vogliamo aprire con tutti un dialogo, indipendentemente dalle diverse posizioni politiche: pensiamo che un movimento sindacale non debba cercare consenso in base a logiche d'appartenenza politico-partitica, ma su programmi condivisi e obiettivi chiari. Perciò chiediamo che i Cdr, i singoli colleghi “contrattualizzati” e freelance partecipino al dibattito, alla vita e alle iniziative di “Quarto Potere”.

Vogliamo costruire una vasta alleanza sociale che ponga al centro dell’informazione il valore supremo della libertà, contro ogni tentativo di manipolare la stampa nell’interesse di pochi contro tutti.

Per informazioni:
http://www.quartopotere.org

E-mail:
news@quartopotere.org