lunedì 21 aprile 2008
Scusate il ritardo
Rho nel Cda dell'Inpgi
INPGI, ELETTO IL CDA. ENTRA RHO (QUARTO POTERE) |
Il consiglio generale dell'Inpgi ha eletto i dieci consiglieri di amministrazione in rappresentanza dei giornalisti. Al termine della votazione sono risultati eletti: Andrea Camporese, Maurizio Andriolo, Edmondo Rho, Riccardo Venchiarutti, Roberto Carella, Silvia Garambois e Paolo Serventi Longhi per la lista di maggioranza che comprendeva Quarto Potere, Stampa Democratica, Nuova Informazione – Gruppo di Fiesole, Giornalisti uniti e la gran parte di Autonomia e solidarietà. Per le minoranze sono risultati eletti: Silvana Mazzocchi (Punto e a capo) e Antonio De Vito e Ino Iselli. I dieci consiglieri di amministrazione si affiancheranno a quelli già eletti o designati: per la gestione separata Simona Fossati, il segretario generale della Fnsi Franco Siddi, i due rappresentanti della Fieg (Alessandro Brignone e Roberto Cilenti) e quelli del ministero del Lavoro (Giovanni Battafarano) e della Presidenza del consiglio (Maria Contento).
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Ultimo Aggiornamento ( sabato, 19 aprile 2008 ) |
Il 23 aprile la Fnsi celebra a Roma il Centenario
Il 23 aprile la Fnsi celebra a Roma il Centenario. "1908-2008, un secolo di idee, lavoro e impegno per la libertà d’informazione". Sul sito di Quarto Potere il programma dell'iniziativa con cui si inaugura il ciclo di manifestazioni, che nei prossimi mesi proseguiranno a Milano, Palermo, Trieste e in altre città.
Il 23 aprile alle ore 10.30 al Teatro Capranica (Piazza Capranica) a Roma si aprono le celebrazioni del Centenario della Federazione Nazionale della Stampa, sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Nel corso del 2008 la Federazione della Stampa compie il suo centesimo anno di vita. Essa infatti fu fondata nel 1908, con il concorso di alcune associazioni regionali di giornalisti, allo scopo di unire la categoria e renderla indipendente dal potere politico ed economico, e fu ricostituita il 26 luglio 1943, subito dopo la caduta del fascismo, per ripristinare, dopo una dolorosa e lunga negazione, quella libertà e quell'autonomia affermate con lo statuto redatto ai primi del '900, sulla scorta di una prima esperienza associativa che risaliva al 1877.
La FNSI è oggi espressione di venti Associazioni e Sindacati regionali di stampa, ne fanno parte anche tre Associazioni di giornalisti italiani all'estero (in Francia, in Germania, in Inghilterra) ed è il sindacato unitario dei giornalisti italiani nel quale si riconoscono e si confrontano democraticamente le diverse visioni culturali e politiche, avendo al centro della sua azione la difesa della libertà di stampa, la pluralità degli organi di informazione, la tutela dei diritti e degli interessi morali e materiali della categoria. Alla guida della rappresentanza associativa e sindacale dei giornalisti si sono succedute, per citare solo gli scomparsi, figure di intellettuali e giornalisti quali Francesco De Sanctis, Salvatore Barzilai, Leonida Bissolati, Andrea Torre, Giuseppe Meoni, Roberto Bencivenga, Giovanni Biadene, Ivanoe Bonomi, Alberto Bergamini, Vittorio Emanuele Orlando, Cipriano Facchinetti, Giovanni Porzio, Leonardo Azzarita, Alessandro Casati, Giuseppe Lupis, Mario Missiroli, Adriano Falvo, Piero Agostini, Guido Guidi, Paolo Murialdi.
Nell’occasione le Poste Italiane emettono un francobollo commemorativo e assicurano l’annullo speciale. Saranno disponibili cartoline che riproducono gli acquerelli di Ettore Roesler Franz, con immagini storiche dei luoghi di Roma in cui oggi sorge la sede della Fnsi.
ECCO IL PROGRAMMA DEL 23 APRILE
“Un secolo di idee, lavoro e impegno per la libertà d'informazione” Ore 10,00 Il Presidente della Repubblica riceve al Quirinale i Presidenti e i Segretari Fnsi Ore 10,30 Apertura dei lavori Ore 10,45 Intervento del Segretario Generale della Fnsi, Franco Siddi Ore 11,45 “Giornalismo: Da ieri al futuro”. Lectio Magistralis di Sergio Lepri Ore 12,15 Proiezione filmato “La storia sono loro”: interviste ad ex Presidenti e ad ex Segretari Fnsi Ore 12,30 Banda Regione Lazio - Esecuzione dell'Inno dei giornalisti del Maestro Raffaele Caravaglios (1913) Ore 13,00 Proiezione filmato “La storia saranno loro”: interviste a giovani giornalisti tra precariato e nuove sfide Ore 13,15 Intervento del Presidente della Fnsi, Roberto Natale Banda Regione Lazio - Esecuzione dell'Inno di Mameli All'interno del teatro è allestita la Mostra 100 anni sulla notizia a testimonianza dell'impegno dell'informazione sui più importanti fatti e cronache del secolo Ore 15 Consiglio Nazionale su vicende contrattuali e Carta dei rifugiati, sede Fnsi Nel corso della cerimonia sarà presentato il libro "La conquista della libertà - il giornalismo italiano da Amendola alla Liberazione", (Edizioni Memori) a cura di Franco Siddi con la prefazione di Arrigo Levi. Nel corso dell'anno uscirà anche il volume sulla storia della Fnsi di Giancarlo Tartaglia, direttore generale del sindacato dei giornalisti
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Ultimo Aggiornamento ( sabato, 19 aprile 2008 ) |
lunedì 17 dicembre 2007
Congresso Fnsi ecco cosa è accaduto
Franco Siddi è il nuovo segretario della Fnsi, Roberto Natale è il presidente. Tutto come previsto prima ancora dell’apertura dei lavori congressuali. E senza accordo con le opposizioni. Al termine del Congresso di Castellaneta Marina, poco dopo l’alba del 30 novembre, nell’aula ormai semi deserta è stato fatto suonare ad altissimo volume l’inno sovietico: sarcastica scelta di un esponente emiliano della maggioranza.
Sarebbe stato meglio far suonare ‘Nessun dorma’. Nella notte, infatti, pochi delegati sono riusciti a fare qualche ora di sonno dopo la spaccatura sulla mozione presentata dalle opposizioni con l’impegno a non intaccare i diritti acquisiti come gli scatti di anzianità. La mozione è stata illustrata (con la voce rotta dall’emozione, per il mancato accordo con la maggioranza) da Giovanni Negri, presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti: obiettivo, “mantenere gli scatti di anzianità in percentuale sia per i giornalisti già contrattualizzati, sia per i nuovi assunti”. Invece, dopo un acceso dibattito, è passata una mozione emendata dalla maggioranza con un impegno “a difendere gli automatismi economici nell'ambito di una complessiva definizione contrattuale che garantisca la progressione professionale e retributiva dei giornalisti”.
Alcune brevi considerazioni:
a. La parola ‘scatti’ è stata cancellata dalla mozione: e questo preoccupa in vista della fase contrattuale che si dovrebbe aprire dopo oltre mille giorni senza rinnovo.
b. Il direttore della Fieg Alessandro Brignone aveva spiegato al Congresso le condizioni degli editori per discutere del contratto: flessibilità, multimedialità e costo del lavoro.
c. Il segretario Fnsi uscente, Paolo Serventi Longhi, replicando a Brignone ha invitato comunque ad accettare l’agenda contrattuale dettata dagli editori.
d. Il neo segretario Franco Siddi nel suo primo discorso (breve, 7 minuti, e apprezzabile per i toni) ha assicurato la ‘discontinuità rispetto agli editori’. Speriamo in bene.
e. A partire dal 2001, molti di noi chiedono invano che i contratti siano sottoposti a referendum. Una mozione approvata l’ultima notte prevede questa ipotesi: solo per il contratto Fieg, la maggioranza non ha voluto estenderla al contratto Aeranti Corallo.
f. Ma le regole del referendum non ci sono e vanno definite dalla Giunta e dal Consiglio nazionale: il rischio è che la maggioranza detti le ‘sue’ regole per fare approvare il ‘suo’ contratto. E in questo caso si andrebbe all’implosione della Fnsi.
Il Congresso, insomma, è stato solo un passaggio. Ora la prova è sul contratto. La maggioranza aveva scelto i suoi candidati prima ancora delle elezioni, avvenute a ottobre. E li ha confermati a colpi di maggioranza: Siddi è stato eletto segretario con 199 voti su 310 delegati in Congresso. Natale è stato eletto presidente in Consiglio nazionale con 83 voti favorevoli, 18 schede bianche, 6 nulle e 2 disperse.
L’elezione dei 30 consiglieri nazionali votati dal Congresso ha dato questi risultati: 19 seggi alla maggioranza (non è stato eletto Raffaele Fiengo, storico leader del cdr del Corriere della Sera ora in pensione, che è il primo escluso), 7 alla lista ‘Uniti per il contratto’ (Quarto Potere, Stampa Democratica, Puntoeacapo e altri candidati di Toscana, Campania e Sicilia), 3 a un’altra lista di opposizione (con candidati del Movimento liberi giornalisti di Milano, di Stampa romana e di Calabria, Piemonte e Sicilia) e 1 alla lista di ‘Senza bavaglio’.
Noi di Quarto Potere abbiamo raddoppiato i consiglieri nazionali, passando da 2 a 4 (tra quelli votati in Congresso e della delegazione lombarda). Dando anche un segnale di rinnovamento: eravamo due consiglieri uscenti, Stefano Camozzini e il sottoscritto, e non ci siamo ricandidati. Sono di prima nomina tutti i quattro nuovi consiglieri: in ordine alfabetico, Gianni Antoniella (del cdr Hachette Rusconi, redazione di Gente Motori), Denis Artioli (del cdr della Provincia Pavese, redazione di Vigevano), Antonio Castro (già cdr di Libero, ora a Libero Mercato, responsabile di Quarto Potere Roma) e Daniela Stigliano (del cdr Rcs Periodici, inviato de Il Mondo e vicepresidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti). Inoltre abbiamo eletto nel collegio nazionale dei probiviri un altro collega di Quarto Potere: Antonio Massa (del cdr Domus, redazione di Tuttotrasporti).
Sì, abbiamo eletto molti colleghi di cdr: per cercare di riavvicinare la Fnsi alle redazioni. Cercando anche di far riflettere il Congresso con due bellissimi interventi finali di delegati di Quarto Potere: Anna Del Freo (del cdr del Sole 24 ore), che potete leggere su
http://www.quartopotere.org/news/index.php?option=com_content&task=view&id=283&Itemid=1
e Andrea Nicastro (inviato del Corriere della Sera, già cdr e ora delegato sindacale degli inviati) che trovate a questo indirizzo
http://www.quartopotere.org/news/index.php?option=com_content&task=view&id=286&Itemid=1
Il mio intervento invece è stato all’inizio, il primo giorno, proponendo un ragionamento di discontinuità e unità al tempo stesso:
http://www.quartopotere.org/news/index.php?option=com_content&task=view&id=280&Itemid=1
Anche l'intervento di Francesca Mineo, delegata di Quarto Potere e unica giornalista presente degli uffici stampa non profit, che trovate su
http://www.quartopotere.org/news/index.php?option=com_content&task=view&id=282&Itemid=1
è stato apprezzato: l’ordine del giorno su questo argomento è passato in Congresso come raccomandazione. Insieme ad altri delegati, abbiamo preparato un documento per la tutela di tutti i colleghi degli uffici stampa: per quanto la mozione sia stata sostenuta da numerosi colleghi al Congresso, è stata respinta perché ‘fuori linea’ rispetto a quanto sostiene la Fnsi sull’applicazione della legge 150/2000 nella Pubblica amministrazione. Si tratta di far funzionare la ragione: perciò continueremo a lavorare per il bene della categoria anche in questo ambito.
Non ci siamo riusciti, a convincerli: non ci hanno dato retta perché le loro decisioni erano state già prese prima dell’inizio dei lavori. Sul documento finale della maggioranza, infarcito di ovvietà e mai fatto circolare prima in Congresso, ha parlato Andrea Nicastro dando voce alla ribellione contro questa gestione arcaica della Fnsi che non dà reale rappresentanza ai giornalisti che lavorano: e protestando contro la struttura stessa dei lavori congressuali voluti così dalla maggioranza, ma anche criticando l’opposizione che non ha saputo cambiarne i metodi. Dopo di che, alla fine, io ho avuto l’onere di illustrare il documento che in maniera trasparente (era già online da oltre 24 ore) avevamo proposto alla maggioranza come base programmatica per una gestione unitaria: il documento è stato respinto. Ma se lo leggete sul nostro sito:
http://www.quartopotere.org/news/index.php?option=com_content&task=view&id=281&Itemid=1
forse capirete che contiene le uniche idee innovative per salvare un sindacato capace di rappresentare non i cosiddetti ‘giornalismi’, ma tutti i giornalisti.
Edmondo Rho
lunedì 26 novembre 2007
XXV congresso dell'Fnsi
Naturalmente ci siamo anche noi di Quarto Potere sperando che non valga il gattopardiano "bisogna che tutto cambi perché tutto resti com'è".
venerdì 2 novembre 2007
Fnsi, a Roma la maggioranza non ha più la maggioranza!
La lista della maggioranza uscente, "Autonomia e Solidarietà Giornalisti Uniti", ottiene nel Lazio 23 delegati professionali al congresso Fnsi (primi eletti, Roberto Natale e Silvia Garambois) e altrettanti 23 delegati vanno alle liste di opposizione: 15 a "Puntoeacapo - Insieme per il contratto" in cui erano candidati anche i colleghi di Quarto Potere Roma (primi eletti, Silvana Mazzocchi e Pierluigi Franz), 7 a "Stampa Romana - L'alternativa" (primi eletti, Paolo Corsini e Massimo Signoretti) e 1 delegato a "Nuovo impegno per i diritti" (unico eletto Dany Aperio Bella) mentre non ha ottenuto delegati la lista "Senza bavaglio".
Analogo il risultato per il congresso di Stampa Romana, che si svolgerà dopo quello Fnsi: su 60 delegati professionali "Autonomia e Solidarietà Giornalisti Uniti" ne ottiene 30, mentre 20 vanno a "Puntoeacapo - Insieme per il contratto", 9 a "Stampa Romana - L'alternativa" e 1 a "Nuovo impegno per i diritti". Non ha ottenuto delegati professionali la lista "Senza bavaglio".
Un piccolo passo per Quarto Potere Roma, un grande passo per il sindacato
La maggioranza uscente Fnsi non ha più la maggioranza dei delegati professionali nella Capitale! E a questo storico risultato ha dato anche il suo contributo Quarto Potere Roma.
I nostri candidati erano Marianna Bartoccelli (55 voti) e Antonio Castro (48 voti) per il Congresso Fnsi, Ettore Colombo (34 voti) e Monica Raucci (29 voti) per il Congresso di Stampa Romana: non abbiamo preso seggi ma i nostri voti non sono stati pochi, anche considerando che era la prima volta che ci presentavamo a Roma.
Soprattutto, non abbiamo disperso inutilmente i consensi dei colleghi: grazie anche al nostro apporto, la lista "Puntoeacapo - Insieme per il contratto" con la quale abbiamo condiviso questa esperienza, ha preso molti più voti della scorsa volta. Insomma, l'opposizione avanza. Il Congresso della Fnsi si preannuncia interessante. E Quarto Potere Roma troverà il modo, anche in termini organizzativi, di dare un seguito a questa nostra prima partecipazione elettorale al di fuori della Lombardia.
Grazie a tutti voi
Grazie a tutti. Era la prima volta che Quarto Potere a Roma correva (nella lista Puntoeacapo) per i Congressi Fnsi e Asr, e i risultati sono stati molto incoraggianti. Certo non andremo come Quarto Potere (Roma) ai Congressi di Fnsi e Asr, ma abbiamo contribuito con gli amici di Puntoeacapo a rosicchiare voti alla maggioranza. E questo ci premeva, più della candidatura personale. Insomma, opposizione e maggioranza nel Lazio pari sono. Il che apre nuovi scenari in vista dei Congressi.
Se volete i risultati e i voti di tutti i candidati potete trovarli cliccando qui:
http://www.stamparomana.it/Prima_pagina/articoli_2007/cartella-ottobre/plonearticle.2007-10-29.2955075419
E forse questa volta i vertici attuali della Federazione riusciranno ad ascoltare la voce di chi da 1000 giorni chiede un ripensamento sulla strategia sindacale.
Ancora grazie a tutti: per i voti e per la simpatia
i "vostri" quattro candidati
Marianna Bartoccelli
Monica Raucci
Ettore Colombo
Antonio Castro
martedì 23 ottobre 2007
Premio cronista 2007
Jouakim è stato premiato per aver scoperto che 650 vigili urbani partenopei, un terzo dell'intero organico, erano affetti dalla "sindrome dell'incrocio" e pertanto non in grado di lavorare sulla strada. Gori ha svolto una accurata inchiesta sulle centinaia di morti da cancro che l'amianto contenuto nelle navi ha provocato tra gli operai dei cantieri ed i marittimi.
La Giuria ha poi assegnato i riconoscimenti speciali messi a disposizione dalle più alte Istituzioni al Servizio regionale Lazio dell'Agenzia Dire, a Marino Bisso e Carlo Picozza (La Repubblica), Mario Consani (Il Giorno), Ugo Dinello (La Nuova Venezia), Gabriella Fortuna (TgR Trieste), Luigina Giliberti ( Il Corriere della sera), Antonello Lai (Videolina),Flaviano Masella, (Rainews24), Giampiero Rossi (L'Unità).
Il 20 novembre, inoltre, Lirio Abbate, dell'Ansa di Palermo, riceverà il Premio Città di Viareggio, e l'Unci consegnerà un riconoscimento ai 13 giornalisti del Secolo XIX e del Corriere Mercantile di Genova condannati per aver pubblicato l'identikit del maniaco che da 2 anni aggrediva giovani donne nei portoni dei palazzi.