lunedì 1 ottobre 2007

Appello di Amnesty per Myanmar



Cara amica, caro amico,
a Myanmar è in atto una violenta repressione delle manifestazioni pacifiche, che si stanno svolgendo in tutto il paese da oltre un mese. Il 25 settembre circa 300 persone sono state arrestate durante le proteste e tre monaci sono stati uccisi: uno da un colpo d'arma da fuoco e gli altri due a seguito di un pestaggio. Il giorno dopo vi sono state altre vittime, e almeno un giornalista è rimasto ucciso.
Fonti non ufficiali hanno fatto sapere ad Amnesty International che oltre
50 monaci sono rimasti feriti. Le ultime notizie ricevute da Amnesty International in queste ore non sono incoraggianti. Numerosi raid da parte della polizia stanno avendo luogo in queste ore nei monasteri buddisti di Yangon e in altre città del paese, non si conosce ancora il numero preciso dei
monaci arrestati e delle persone rimaste ferite.
Per scongiurare il ripetersi del bagno di sangue del 1988, quando furono
uccise circa 3000 persone, Amnesty International ha lanciato un appello
alle autorità di Myanmar chiedendo loro di mettere fine alle repressioni
contro i dimostranti pacifici e garantire il rispetto del diritto di
manifestazione.

ANCHE TU PUOI FARE QUALCOSA DI IMPORTANTE!
FIRMA L'APPELLO ON-LINE A QUESTO INDIRIZZO:
http://www.amnesty.it/appelli/azioni_urgenti/Myanmar

E INVIA SUBITO QUESTA E-MAIL AI TUOI AMICI CHIEDENDO
LORO DI FARE
ALTRETTANTO.

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